Una lettera toccante
Mi appoggiai allo schienale della sedia e guardai il mio cane.
“Ciao Tank” dissi dolcemente. Lui alzò a testa e tese le orecchie. “Vieni qui”. Lui balzò subito in piedi. Si sedette di fronte a me, con la testa china, dopo aver sentito un nome che non aveva udito per mesi. “Tank” sussurrai. Scodinzolò. “Ora siamo insieme, Tank. Il tuo vecchio proprietario ti ha affidato a me.” Tank mi leccò la guancia. “Vuoi giocare con la palla?” Tank uscì dalla stanza. Ritornò con tre palline da tennis in bocca.
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