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PIAN PIANO IL TRAMONTO
Muta rimane la sua voce
ma parlano gli occhi
sulla poltrona con le mani
a tratti tremanti, non impugna penna,
muove il vento delle parole
ma sorride continua a sorridere.
In solitudine, il dolore di un vecchio
che ai tempi ha amato la vita
ed ora è solo, con i suoi ricordi.
In quel gesto, l'amore traspare
rimane compagno l'umano dolore,
un turbinare dei tempi che furon
rimane la confusione del cuore.
Eppure, di quel che conta
non rimane nient'altro, ricordi....
prima o poi si giunge alla fine.
Si rimane in attesa, voci di amici
come nuove medicine, e di un nuovo momento
di luce infinita attende l'arrivo.
Nell'attesa, con paura del profondo
ogni giorno vado a ricominciare
senza tanto parlare
per sempre e poi il mai.
Un domani toccherà pure a me.
Addio.
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